E' il momento, ora, di colare nello stampo in gomma la cera che prenderà la forma desiderata utilizzando "l'iniettore delle cere".
Si tratta di un passaggio fondamentale, seguito con particolare attenzione, dal quale dipende l'accuratezza dei particolari del prodotto finito.
Possiamo ora montare manualmente, con perizia e pazienza, una serie di 'alberini' di cera così chiamati per la particolare e frastagliata forma che assumono.
LO STAMPO IN GESSO
"L'alberino" in cera è ora pronto per essere utilizzato nella realizzazione dello stampo in gesso che lo ricoprirà in ogni dettaglio in modo così accurato che riuscirà a sostenere anche ogni pietra precedentemente incastonata.
Avvolto dal gesso esso verrà "cotto" in un forno particolarmente potente in modo che tutta la cera evapori ed al suo posto rimanga una perfetta cavità "specchio" del modello originale.
LA FUSIONE A "CERA PERSA"
Ed ecco il passaggio più affascinante, quello che nel corso dei secoli è rimasto ben impresso nell'immaginario collettivo quando si parla della realizzazione dei gioielli e quando, degli antichi alchimisti, si diceva sapessero trasformare
il piombo in oro : la fusione.
Quel rigagnolo caldissimo di materiale prezioso che va a colmare un vuoto per divenire una forma preziosa ed artistica.
La forma di gesso, ancora molto calda, viene tolta dal forno dopo aver perso tutta la cera contenuta.
Viene posta in una "macchina per la fusione" dove il materiale prezioso è stato raccolto, portato a temperatura altissima, al di sopra dei 1.000° gradi centigradi e liquefatto.
Quando i processi di controllo dello strumento ritengono di essere nelle condizioni ottimali per il travaso il materiale liquido viene riversato nello stampo in gesso per prendere la forma desiderata.
IL GRAPPOLO
Dalla fusione nel gesso si tratta ora di estrarne, raffreddato, il prezioso contenuto: un "grappolo" di piccoli oggetti preziosi che dovranno essere tagliati uno ad uno ed ordinati per essere, alla fine, consegnati alle ditte che
li hanno richiesti in modo che provvedano alla loro lavorazione finale.
Se nel Vicentino c'è il "cuore" della produzione orafa mondiale, le ditte come la nostra, dalla spiccata tecnologia affiancata al genio dell'artigiano, sono uno dei "mezzi indispensabili" che ne permettono il funzionamento.